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Cosa vedere in Oman? 7 cose da non perdere per un viaggio indimenticabile!

L’Oman è una destinazione straordinaria, ricca di bellezze naturali e culturali, così abbiamo preparato la nostra top 7 di luoghi che non puoi perderti!


Ultimo aggiornamento il 16/10/2025

Martina Colangeli
Martina
Colangeli
13 min.
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L’Oman è una destinazione sorprendente, capace di stupire per la straordinaria varietà dei suoi paesaggi e delle esperienze che offre. Dalle spiagge incontaminate alle montagne imponenti, dai deserti sconfinati alle oasi rigogliose, passando per città vivaci e villaggi autentici, ogni angolo del Paese racconta un volto diverso e affascinante. Se stai organizzando un viaggio qui, ci sono tappe che meritano assolutamente di entrare nel tuo itinerario: ecco la nostra top 7 di luoghi imperdibili in Oman, per vivere un’avventura davvero indimenticabile.

1. Gran Moschea del Sultano Qaboos

Tra i luoghi da non perdere a Muscat, la capitale dell’Oman, c’è senza dubbio la Gran Moschea del Sultano Qaboos, uno dei simboli più importanti del Paese e una tappa imperdibile per chi vuole comprenderne l’anima. Questa straordinaria moschea è il risultato della visione moderna e lungimirante del Sultano Qaboos bin Said al Said, che ha governato l’Oman per quasi cinquant’anni, trasformandolo da un Paese isolato e arretrato in una nazione dinamica, aperta e proiettata verso il futuro. Fu proprio lui a volerne la costruzione e a finanziarla personalmente come dono al suo popolo, in occasione del trentesimo anniversario del suo regno. I lavori iniziarono nel 1994 e durarono più di sei anni, fino all’inaugurazione ufficiale nel 2001, per un progetto imponente che si estende oggi su oltre 40.000 metri quadrati di superficie.
La moschea colpisce immediatamente per la sua architettura moresca elegante e armoniosa, ma è all’interno che rivela tutta la sua magnificenza. La sala di preghiera principale, destinata agli uomini, può accogliere fino a 6.500 fedeli ed è ricoperta da uno dei più grandi tappeti persiani mai realizzati, intrecciato a mano da oltre 600 artigiane in circa quattro anni. A dominare lo spazio c’è anche un maestoso lampadario di cristallo, un’opera d’arte di luce e dettagli. Accanto alla sala principale si trova uno spazio più raccolto, dedicato alle donne, capace di ospitare fino a 750 persone, mentre tutto intorno sono stati progettati ambienti destinati alle abluzioni rituali, dove i fedeli si lavano prima della preghiera, come vuole la tradizione islamica. In totale, tra spazi interni ed esterni, la moschea può accogliere fino a 20.000 persone contemporaneamente.
La visita è aperta anche ai non musulmani in determinati orari della mattina (di solito dal sabato al giovedì), e rappresenta un’occasione preziosa per ammirare da vicino l’arte islamica e la spiritualità omanita. Per entrare è necessario rispettare alcune regole di comportamento e abbigliamento: è richiesto di vestirsi in modo sobrio, con maniche lunghe e pantaloni lunghi che coprano completamente braccia e gambe, mentre le donne devono coprire i capelli con un foulard prima di varcare l’ingresso. Come in ogni luogo sacro, è inoltre obbligatorio togliere le scarpe prima di accedere alle sale di preghiera.
gran moschea del sultano qaboos
Gran Moschea del Sultano Qaboos, Oman

2.Wadi Shab

In Oman sentirai spesso la parola wadi: sono letti di fiumi stagionali che, dopo le piogge o grazie a sorgenti perenni, formano canyon d’acqua con piscine naturali color smeraldo, palmeti e pareti di roccia levigate dal tempo. In superficie sembrano desertici; poi, all’improvviso, l’acqua compare e trasforma tutto in un’oasi. È il lato più sorprendente del Paese: montagne calcaree, gole profonde, vasche naturali e piccoli villaggi collegati da antichi canali d’irrigazione (falaj). Sono ambienti fragili: belli da vivere, ma da trattare con estrema cura.
Wadi Shab è il più scenografico: un corridoio di roccia color miele, acqua turchese e palme che fanno da quinta. L’accesso prevede una camminata semplice ma con tratti su pietre e passaggi bagnati; il sentiero si alterna a guadi e, man mano che avanzi, le pareti si stringono finché la gola diventa una piscina naturale. Qui puoi nuotare fino a una piccola caverna: si entra attraverso una fessura d’acqua e dentro trovi cascatelle e concrezioni minerali. È uno di quei posti che ripagano ogni goccia di sudore.
A pochi chilometri c’è Wadi Tiwi, più selvaggio e “vissuto”: il canyon ospita villaggi terrazzati e orti di banani e datteri, alimentati dai falaj. L’acqua qui scorre tra vasche naturali color giada, con tratti dove si cammina e tratti dove si nuota; in alcuni punti serve un po’ di scrambling (mani in appoggio sulla roccia) ma senza tecnicismi. È perfetto se vuoi alternare bagno, fotografia e spaccati di vita locale; con un 4x4 puoi risalire parte della valle e fermarti dove l’acqua ti chiama.

Come vestirsi e cosa portare

Nei wadi non serve equipaggiamento “alpinistico”, ma scelte furbe. Indossa scarpe da trekking leggere o sandali tecnici con suola antiscivolo: i sassi sono umidi e lisci. Punta su capi rapidi ad asciugare; per il bagno preferisci costumi/moda mare discreta (l’Oman è un paese molto tradizionale: per le donne sono necessari costume intero (e talvolta una t-shrt sopra), shorts/leggings e rashguard; per gli uomini pantaloncini al ginocchio o anche a metà gamba vanno bene). Porta cappello, occhiali da sole, crema solare, acqua in abbondanza e uno zainetto con dry bag per tenere al sicuro telefono e documenti. Nei villaggi o quando rientri in moschea/aree abitate, copriti in modo rispettoso: spalle e ginocchia coperte.

Piccole grandi attenzioni

I wadi sono ambienti naturali protetti: non buttate nessun rifiuto nell'acqua o nelle aree circostanti, niente droni dove vietati, e rispetto per i campi e i canali d’irrigazione. Evita giorni di pioggia o subito dopo: il rischio flash flood è reale; se il meteo cambia o l’acqua si intorbida e sale, si torna indietro senza pensarci due volte. Meglio partire presto al mattino: luce bellissima, meno caldo e meno gente. Nei wadi più frequentati potrete trovare dei ragazzi disponibili ad accompagnarvi, rendendovi il percorso più semplice e sicuro, in cambio di una piccola mancia.
wadi shab oman
Wadi Shab, Oman

3.Deserto del Wahiba Sands

Il deserto del Wahiba Sands – o Sharqiya Sands – è uno dei luoghi più affascinanti dell’Oman e, a differenza di molti altri deserti nel mondo ormai trasformati dal turismo di massa, qui regna ancora un’atmosfera intatta e autentica. Le sue dune rosso-arancio, alte fino a 100 metri e modellate dal vento, si estendono per oltre 12.000 km² creando un paesaggio spettacolare e silenzioso, dove vivono ancora le tribù beduine nomadi che custodiscono tradizioni secolari.
Il turismo è volutamente limitato: esistono solo tre campi tendati permanenti, pensati per offrire un’esperienza genuina e rispettosa dell’ambiente. Da qui puoi partire per escursioni tra le dune a bordo di un fuoristrada 4x4, provare il sandboarding o goderti un suggestivo giro in cammello al tramonto. Ma il momento più magico arriva al calar della sera, quando puoi dormire in una tenda beduina sotto un cielo stellato e assaporare la cucina locale attorno al fuoco.
wahiba sands
Wahiba Sands, Oman

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4.Montagne Hajar, Jabal Akhdar e Jebel Shams: l’altro volto dell’Oman

Quando pensiamo all’Oman, immaginiamo subito sabbia e deserti infiniti. Eppure, nel cuore del Paese si nasconde un paesaggio completamente diverso: le Montagne Hajar, una maestosa catena montuosa che si estende per oltre 700 chilometri e regala panorami sorprendenti, con valli verdi, gole profonde e cime spettacolari. Qui il clima è più fresco, l’aria più tersa e la natura mostra un volto inaspettato e rigoglioso. È un vero paradiso per gli amanti della natura, puoi dedicarti a trekking panoramici, arrampicate, escursioni tra villaggi tradizionali o semplicemente rilassarti davanti a viste mozzafiato. In inverno, alcune cime si ricoprono perfino di neve, creando un contrasto straordinario con il caldo del deserto che si estende più a valle.
Tra le mete più amate spicca Jabal Akhdar, la celebre “montagna verde” dell’Oman. Situata a oltre 2.000 metri di altitudine, è famosa per i suoi villaggi arroccati, i campi terrazzati coltivati a melograni e le rose damascene che fioriscono tra marzo e maggio, riempiendo l’aria di profumo. Il clima mite e i panorami spettacolari la rendono perfetta per chi vuole fare trekking tra antichi sentieri, scoprire la vita rurale omanita e godersi un lato autentico e ancora poco turistico del Paese. Per raggiungerla è necessario un veicolo 4x4, poiché la strada che sale in quota è ripida e tortuosa, ma il viaggio stesso è parte dell’avventura.
Non lontano da qui si trova Jebel Shams, la vetta più alta dell’Oman con i suoi oltre 3.000 metri di altezza, soprannominata il “Grand Canyon dell’Arabia”. Le sue spettacolari gole vertiginose offrono panorami mozzafiato e sentieri da trekking indimenticabili, come il celebre Balcony Walk, un percorso facile e panoramico lungo il bordo del canyon. Al tramonto, le pareti rocciose si tingono di rosso e arancio regalando uno spettacolo naturale davvero suggestivo.
Le Montagne Hajar, con i loro paesaggi selvaggi e i loro due gioielli – Jabal Akhdar e Jebel Shams – raccontano un volto diverso e inaspettato dell’Oman: quello delle alture verdi, dell’aria fresca e dei panorami sconfinati. Un luogo dove la natura si mostra nella sua forma più autentica e sorprendente.
jabal akhdar
Jabal Akhdar, Oman

5.Isole Daymaniyat: un paradiso marino al largo di Muscat

Se vuoi scoprire il lato più marino e selvaggio dell’Oman, dedica una giornata a un’escursione alle Daymaniyat Islands, un arcipelago di nove isolette disabitate e protette a circa 30-45 minuti di barca da Muscat. Questo piccolo paradiso naturale, con spiagge bianchissime e acque turchesi, è uno dei luoghi migliori del Paese per praticare snorkeling e immersioni, grazie ai suoi fondali ricchi di coralli, pesci tropicali, tartarughe e, con un po’ di fortuna, anche delfini.
Essendo una riserva naturale, l’accesso è regolamentato e possibile solo con tour organizzati: proprio questo ha permesso alle isole di conservare la loro bellezza autentica. Tra aprile e ottobre il mare è particolarmente limpido e caldo, perfetto per nuotare e rilassarsi su spiagge incontaminate.
Per l’escursione porta con te costume, crema solare, cappello e acqua, e ricorda di rispettare l’ambiente: non lasciare rifiuti e mantieni le distanze dalla fauna marina. Le Daymaniyat Islands sono un’esperienza imperdibile per chi vuole aggiungere al viaggio in Oman un tocco di mare, natura e avventura.
daymaniyat islands
Daymaniyat Islands, Oman

6.Ras Al Jinz Turtle Reserve: uno spettacolo della natura

Sulla costa orientale dell’Oman si trova la Ras Al Jinz Turtle Reserve, una riserva naturale protetta che è tra i più importanti siti di nidificazione delle tartarughe verdi al mondo. Ogni anno, migliaia di femmine tornano qui, sulla stessa spiaggia dove sono nate, per deporre le uova: assistere a questo straordinario evento, spesso sotto un cielo stellato, è una delle esperienze più emozionanti che si possano vivere in Oman.
Il periodo migliore per osservare le tartarughe è tra maggio e settembre, quando la stagione della nidificazione è al suo apice e le probabilità di avvistamento sono molto alte. Nei mesi tra ottobre e marzo è comunque possibile vedere qualche esemplare o assistere alla schiusa dei piccoli, anche se in modo più sporadico. Le visite si svolgono di notte o all’alba e sempre in compagnia di guide esperte, per garantire il rispetto degli animali e dell’ambiente.
Questa esperienza offre molti aspetti positivi: è emozionante, educativa e sostenibile, e permette di entrare in contatto diretto con la natura selvaggia dell’Oman. Allo stesso tempo, bisogna tenere conto che si tratta di un fenomeno naturale imprevedibile: anche nel periodo migliore non è garantito l’avvistamento, e occorre rispettare regole precise come non usare luci o flash e mantenere il silenzio.
Nonostante ciò, una visita alla Ras Al Jinz Turtle Reserve è una tappa davvero imperdibile per chi ama la natura: vedere le tartarughe deporre le uova o i piccoli correre verso il mare è un ricordo che rimarrà con te per sempre.

7.Città Vecchia di Muscat

Passeggiare nella Città Vecchia di Muscat è come fare un salto indietro nel tempo e scoprire le radici più autentiche dell’Oman. Questa zona storica, incastonata tra le montagne e il mare, è il cuore originario della capitale e conserva ancora oggi l’atmosfera di un passato ricco di storia, commercio e tradizione.
Uno dei luoghi simbolo è il Palazzo Al Alam, la residenza cerimoniale del sultano, famoso per la sua architettura tradizionale omanita arricchita da elementi moderni e per i suoi colori vivaci blu e oro. Anche se non è aperto al pubblico, vale la pena ammirarlo dall’esterno e passeggiare nei suoi giardini curati. Poco distante si trovano due maestose fortezze portoghesi del XVI secolo: il Forte di Jalali e il Forte di Mirani, costruiti per difendere la città dalle incursioni nemiche. Oggi dominano ancora la baia con la loro imponenza e raccontano la lunga storia marittima dell’Oman.
Un’altra tappa imperdibile è il Mutrah Souq, uno dei mercati tradizionali più antichi della penisola arabica. Perdersi tra i suoi vicoli profumati di spezie, incensi e oli è un’esperienza sensoriale unica, perfetta per acquistare artigianato locale, tessuti, gioielli in argento o semplicemente per osservare la vita quotidiana degli omaniti.
La Città Vecchia è anche il luogo ideale per passeggiare senza fretta, tra viette strette, case bianche con porte intagliate, antiche moschee e lungomari panoramici, lasciandosi trasportare dall’atmosfera rilassata e autentica di Muscat. Il momento migliore per visitarla è nel tardo pomeriggio o al tramonto, quando la luce calda esalta i colori delle mura e il porto si anima di pescatori e famiglie locali.
citta vecchia di muscat in oman
Città Vecchia di Muscat, Oman

Speriamo che queste informazioni possano averti aiutato a fare le giuste scelte per il tuo viaggio organizzato in Oman con Tramundi, che aspetti? Prenota suuubito!
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