Avventure in Mongolia
Un assaggio di vita nomade, nei paesaggi del Gobi.
Itinerario
Scarica PDFMaggiori informazioni in merito a orario e punto di ritrovo del primo/ultimo giorno verranno comunicate a seguito della prenotazione.
Giorno 1
Benvenuti nella terra di Gengis Khan. In aeroporto incontriamo la nostra guida che ci conduce in albergo. Qui abbiamo del tempo per conoscere il gruppo che viaggerà con noi: il pomeriggio è libero. Pernottiamo in hotel.
Se il gruppo è piccolo potrà pernottare
presso una famiglia locale.
Giorno 2
Facciamo colazione e ci lasciamo alle spalle la città caotica, la visiteremo al ritorno. Partiamo per il deserto del Gobi. Si estende per circa 3000 km da est a ovest, coprendo un terzo della Mongolia. Ci stupirà per la varietà dei suoi paesaggi: montagne, terreni argillosi, dune sabbiose. Siamo nel Gobi centrale e visitiamo Baga Gazryn Chuluu, la montagna sacra che si trova a 1760 metri sopra il livello del mare, famosa per le formazioni uniche di roccia granitica e per il suggestivo paesaggio in cui è situata. Osserviamo le rovine di un tempio per la meditazione. A partire da oggi, cuciniamo insieme ogni pasto nel campo. Ci addormentiamo, in tenda, nella pace del deserto.
Giorno 3
Facciamo colazione e ci mettiamo in viaggio verso la gola profonda e stretta della Valle dei rapaci (Yolyn Am), all’interno del Parco Nazionale Gurvan Saikhan, nel Gobi del Sud. Qui le precipitazioni sono scarse, tuttavia questa valle è nota per le sue pareti di ghiaccio che durante l’inverno raggiungono diversi metri di spessore e chilometri di lunghezza. Fino a qualche anno fa il ghiaccio non si scioglieva mai completamente, mentre adesso nei mesi estivi tende a scomparire. Camminiamo un po’ e facciamo un pranzo pic-nic. Proseguiamo nella valle di Dungenee, dove ci fermiamo per cenare e trascorrere un’altra notte speciale. Dormiamo nelle gher e scopriamo l’accoglienza delle famiglie locali. La gher è l'abitazione nomade tradizionale, detta anche iurta. È composta da uno scheletro di legno e una copertura di tappeti di feltro di lana di pecora.
Giorno 4
Dopo colazione, riprendiamo il nostro viaggio, e anche oggi il panorama cambia: siamo tra le spettacolari dune di sabbia di Khongryn Els.
Camminiamo in cima alle dune per scrutare l’orizzonte: la vista è magnifica. Scendiamo e andiamo a far visita a una famiglia di allevatori di cammelli. Stiamo scoprendo il fascino della vita nomade. Proviamo a salire a bordo di un cammello: per noi non è comodo! Pranzo in itinere, cena e un’altra notte in tenda.
Giorno 5
Dopo la colazione ci muoviamo verso Bayanzag per vedere le “Rupi fiammeggianti”, dette così per via del colore rossastro. Qui Roy Chapman Andrews e altri paleontologi rinvennero resti di dinosauri e uova. Si trattava del Protoceratops (il cui nome significa "prima faccia cornuta"), vissuto qui circa 80 milioni di anni fa. Dopo la cena dormiamo un’altra notte all’interno della gher, ospiti di una famiglia locale.
Giorno 6
Dopo colazione partiamo per raggiungere il tempio di Ongi. Fondato nel 1760 sulle rive del fiume Ongi, era uno dei più grandi e importanti monasteri della Mongolia, con 2 complessi: uno a nord e uno a sud del fiume, collegati da un ponte di cui restano le fondamenta. Nei 30 templi che formavano il complesso risiedevano 1000 monaci, quasi tutti uccisi o costretti a arruolarsi come militari dai Russi negli anni ’30. Qualche monaco è riuscito salvarsi scappando e diventando pastore. Il tempio di Ongi fu quindi distrutto e abbandonato per lungo tempo. Solo dopo il 1990, con la caduta del comunismo, sono tornati a Ongi tre monaci che avevano iniziato lì la loro formazione buddista circa 60 anni fa. Questi monaci hanno iniziato a ricostruire il tempio sulle vecchie rovine. Concludiamo la giornata con cena e pernottamento in tenda.
Giorno 7
Facciamo colazione e ci rimettiamo viaggio in direzione di Kharakorum. La città, fondata nel 1220, era l’antica capitale del grande impero mongolo, ma fu distrutta dai Cinesi nel 1382. Visitiamo i resti della vecchia città e il Monastero di Erdene Zuu. Si tratta del primo monastero buddista in Mongolia, sorto sulle rovine di Kharakorum nel 1586 per ordine di Abtai Sain Khan, lontano parente di Gengis Khan e uomo molto influente. Il complesso è circondato da un muro di 108 stupa bianchi. Dei più di 60 templi presenti in origine, la Rivoluzione Culturale degli anni ’30 ne ha risparmiati soltanto 3. Il monastero di Erdene Zuu è nuovamente in funzione e potrebbe esserci la possibilità di assistere ad una cerimonia nella sala di preghiera più importante. Visitiamo il nuovo museo, che è stato aperto recentemente per mostrare al pubblico i resti ritrovati a Kharakorum durante una campagna scavi organizzata da Mongolia e Germania. Questa sera ceniamo e pernottamento in campo gher.
Giorno 8
Dopo la colazione ci aspetta qualcosa di speciale. Trascorriamo la giornata insieme a una famiglia nomade di allevatori di cavalli. Ci immergiamo nella vita nomade, con i suoi ritmi e le sue ritualità. Condividiamo sorrisi e gesti con la famiglia, il gruppo. Scopriamo l’accoglienza. Gustiamo i loro prodotti caseari e facciamo una passeggiata a cavallo nell’infinito orizzonte del deserto. La sera ceniamo insieme dormiamo in tenda vicino alla gher della famiglia.
Giorno 9
Dopo la colazione ci trasferiamo a Bayangobi, anche chiamata Elsen Tasarkhai, siamo nel sud-est della Mongolia. Ammiriamo la combinazione unica di tre diversi paesaggi: steppa, foresta e sabbia. Con un po’ di fortuna in quest’area potremo avvistare i rapaci che volteggiano in cielo. Concludiamo la giornata con cena e pernottamento nella gher di una famiglia locale.
Giorno 10
Dopo la colazione ci avviamo in direzione del Parco nazionale di Hustain Nuruu. Il suo nome significa “montagna delle betulle” e la sua area ricopre una superficie di 900 kmq. Qui, a partire dal 1993, sono stati reintrodotti i Takhi, chiamati anche cavalli di Prezewalski, gli ultimi esemplari al mondo di cavalli selvaggi. Sono di taglia piccola e corporatura robusta, dal mantello beige e i crini neri. Sono geneticamente differenti dai cavalli domestici, per questo è importante che si riproducano tra loro. Attualmente il parco ospita un centinaio di esemplari. I momenti migliori per osservarli sono l’alba e il tramonto, quando si muovono in branco per abbeverarsi sulle rive del fiume Tuul che attraversa il parco. Entriamo nel piccolo museo locale, qui possiamo vedere un filmato che illustra il progetto di reinserimento dei cavalli Takhi. Ceniamo e pernottiamo in un campo gher.
Giorno 11
Dopo la colazione facciamo rientro a Ulaanbaatar e ci trasferiamo in albergo. Nel pomeriggio visitiamo il monastero buddista di Gandan. Ci troviamo nel monastero più importante della Mongolia. All’interno del complesso del Gandan notiamo il tempio Migjid Janraisag, in cui si trova un’imponente statua dorata del Buddha Migjid Janraisag, alta 26 metri. Gli altri templi minori appartengono a epoche e stili differenti. A seguire visitiamo il Museo di Storia Nazionale che ripercorre la storia della Mongolia dall’antichità fino alla rivoluzione democratica del 1990, o in alternativa il Museo dei Dinosauri. Questa notte dormiamo in hotel.
*In alternativa al Museo di Storia Nazionale, è possibile visitare il Museo dei dinosauri (a vostra scelta).
Giorno 12
Dopo colazione andiamo in aeroporto per il volo di rientro in Italia. Porteremo sempre con noi l’accoglienza e i sorrisi dei nomadi del Gobi.
Questo è un viaggio Original
Cosa include
Cosa include
Sistemazione in hotel 3* a Ulanbataar in camera doppia, gher e tenda canadese da 4 persone nel deserto (altre opzioni disponibili)
Trattamento di pensione completa dal giorno 2 al giorno 10, BB dal giorno 11 al giorno 12
Guida locale parlante italiano
Transfer con fuoristrada (Mitsubishi Delika) con autista
Ingressi e visite come da programma
Accoglienza e assistenza all’arrivo in aeroporto e transfer da e per l'hotel
Lettera di invito per la richiesta del visto
Assicurazione medico/bagaglio e covid-19
Non include
Non include
Voli internazionali e tasse aeroportuali
Visto di ingresso
Bevande (ad eccezione di tè e caffè)
Mance, spese personali, eventuali permessi per fotografare
Tutto quanto non espressamente indicato nella sezione "la quota include"
Cose importanti da sapere
Cose importanti da sapere
Necessario passaporto con validità di almeno 30 giorni successiva alla data di uscita prevista dal Paese e visto d’ingresso.
In Mongolia, anche d’estate, l’escursione termica tra giorno e notte è notevole, e sono possibili cambiamenti atmosferici repentini. Vi consigliamo quindi una copertura “a strati”, che permetta di passare dall’abbigliamento estivo a quello invernale (giacca a vento, sciarpa, cappello e guanti), nonché impermeabile, crema solare, prodotto antizanzare e torcia.
Poiché viaggerete in auto per diverse ore al giorno, è necessario essere in buone condizioni fisiche.
Le visite potranno avere un ordine diverso da quello indicato nel programma
Il pernottamento in gher e in tenda richiedono un certo spirito di adattamento (consigliamo di portare sacco lenzuolo e asciugamani)
Per motivi di praticità, per gli spostamenti al di fuori della capitale si raccomanda di viaggiare con un solo bagaglio per persona, evitando possibilmente valige rigide.
Quando è previsto il pernottamento in tenda, i pasti saranno preparati al momento insieme alla guida.
Quando è previsto il pernottamento in tenda, in caso di pioggia si pernotterà in albergo locale o campo gher (con supplemento).
Consigliamo di portare sacco lenzuolo e asciugamani.
Vi chiediamo di segnalare, subito dopo la prenotazione, eventuali allergie e/o intolleranze alimentari.
A causa dell’attuale emergenza sanitaria e delle conseguenti disposizioni emanate dalle autorità locali, l’itinerario potrebbe subire alcune modifiche prima e/o durante il viaggio.
A causa dell’attuale emergenza sanitaria, consigliamo ai gentili viaggiatori di munirsi di mascherina, guanti e gel igienizzante propri.
Viaggia senza pensieri
Assicurazione annullamento, assistenza sanitaria, opzioni di rimborso e tampone ad un prezzo agevolato.